Cari amici Rotariani,
vi scrivo la lettera di Gennaio durante le festività natalizie in cui ognuno di noi, mi auguro, vive in famiglia momenti di tranquillità e serenità.
Ho temporaneamente interrotto le visite ai Club, per la verità ne sono rimaste pochissime da effettuare, portando durante gli incontri, le istanze del Presidente Internazionale, le idee del Distretto e il mio personale pensiero sul Rotary.
Io credo molto nel Rotary dell’Uomo, della serenità e dell’armonia al fine di poter meglio operare sul territorio che ha tanto bisogno del nostro intervento. Anche durante questo periodo festivo, comunque l’attività dei rotariani non deve fermarsi ma continuare con alacrità al fine di aiutare chi ha più bisogno.
In questi giorni ho avuto la possibilità di riflettere sulle parole di Kalyan Banerjee che parafrasando l’affermazione di Gandhi “Tu devi essere il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” sottolinea come nel Rotary ci dobbiamo sforzare di vivere in modo etico ed onesto, per condividere amicizia e solidarietà al fine di elevare noi stessi, gli altri ed il mondo intero.
Desidero vivere insieme a tutti voi un Rotary in cui il confronto leale tra i Soci verta sulle opere umanitarie da attuare, sui progetti da realizzare, sui sogni e sulle grandi idealità.
Vorrei vivere il sogno rotariano di un mondo migliore nell’impegno e nella dedizione verso l’altro ritrovando l’orgoglio dell’appartenenza ad una famiglia di Soci eticamente e moralmente eccellenti.
Tutti noi ci adoperiamo per un mondo in cui regni la pace e la serenità con la certezza che la vera ricchezza si trova nella capacità di riconoscere la dignità ed i valori dell’Uomo.
Passando al tema del mese, vi ricordo che Gennaio è il mese della Consapevolezza del Rotary.
Avere consapevolezza del Rotary significa conoscere a fondo il Rotary nella sua vera natura e sapere cosa fa il Rotary: questo è tanto vero sia per i nuovi Soci quanto per tutti gli appartenenti alla famiglia rotariana.
A tal fine è importante, come vi ho consigliato durante le mie visite, avere nei Club dei formatori particolarmente dedicati all’istruzione dei nuovi Soci e la presenza periodica nei Club medesimi dei Formatori Distrettuali.
È questo un punto sul quale ho molto insistito durante le mie visite ai Club.
