Lettera mese di febbraio 2024
Mercoledì 14 Febbraio 2024
 

 

 Vibo Valentia, febbraio 2024

Egregi Presidenti, Rotariani carissimi.

Mese di febbraio: è questo il mese che il Rotary International dedica alla costruzione della pace e alla prevenzione dei conflitti oltre che alla comprensione fra i popoli.

Il tema della Pace è stato uno degli argomenti che Gordon McInally, nell’Assemblea Internazionale di Orlando, ha trattato con grande entusiasmo e trasporto, sapendo coinvolgere tutti i Governatori Eletti là presenti, ma anche manifestando grande soddisfazione per i risultati che i giovani, a cui vengono assegnate borse di studio per la Pace, riescono ad ottenere.

Oggi è consapevolezza di tutti noi - ed è perciò innegabile - che gli episodi di violenza e le atrocità perpetrate in tutto il mondo sono in continuo aumento. La pace globale vacilla e si percepisce sempre di più la sua fragilità.

Effettivamente, probabilmente anche per come e per quanto se ne parla, veniamo aggiornati quotidianamente sui conflitti tra Russia e Ucraina e, in tempi un po’ più recenti, tra Israele e Palestina. Ma nella realtà, secondo i dati forniti da ACLED (organizzazione non governativa che si occupa di raccogliere dati per monitorare i conflitti) allo stato attuale le guerre nel mondo hanno raggiunto il numero di 60.

Papa Francesco, che io oggi identifico nel più fervente assertore della pace nel mondo, in una recente intervista, ha detto tra l’altro che “ogni guerra è una sconfitta. Non si risolve nulla con la guerra. Tutto si guadagna con la pace e con il dialogo”.

Trovo oltremodo orribile e terrificante che governanti senza scrupoli, magari per espandere il proprio dominio territoriale o anche la propria supremazia religiosa, impongano alla propria gente conflitti bellici senza per nulla considerare le sofferenze dei loro popoli, ignorando completamente gli innumerevoli morti, anche tra i civili (non sento di poter tralasciare i giovani soldati!), lo strazio dei bambini rimasti orfani o mutilati nel corpo e nello spirito. Senza mai dimenticare che, in questo orribile quadro, ci sono anche i signori della guerra, i fabbricanti di armi sempre più micidiali, che si arricchiscono sulle stragi di gente innocente. Alcune immagini che arrivano ai nostri occhi sono semplicemente raccapriccianti.

Nel giorno del 99° anniversario della fine della prima guerra mondiale, i rappresentanti di ben 87 Paesi si sono incontrati al Palais des Nations, in precedenza sede della Lega delle Nazioni, impegnandosi personalmente a promuovere il tema annunciato dal Presidente del Rotary International del tempo, Ian Riseley, che era: “Pace: Fare la differenza”.

Nel suo intervento, il Presidente Riseley ha anche asserito: “Il lavoro dell'eradicazione della polio ci ha insegnato che quando abbastanza persone lavorano insieme, quando si comprendono i problemi e le procedure da seguire, quando si combinano e si fa leva sulle risorse disponibili, quando si definiscono pianie obiettivi, diventa possibile spostare intere montagne. E in questo momento c'è bisogno più che mai di azione e cooperazione!” Lo ha detto Riseley, ormai numerosi anni fa, e oggi tale affermazione è più che mai attuale.

Anche il nostro Presidente Gordon McInaly ha ricordato qual è da sempre la posizione del Rotary: una organizzazione internazionale, apolitica e areligiosa.

Per decenni, il Rotary International con tutti i suoi soci si è impegnato nella realizzazione di progetti di service, nel finanziare borse di studio per la pace e nella programmazione di Centri della pace con la sola volontà di costruire non solamente una pace duratura, ma anche una Pace positiva. E lo ha fatto affrontando le cause che generano i conflitti, ovvero la povertà, la discriminazione, le tensioni etniche, la mancanza di accesso all'istruzione, la distribuzione ineguale delle risorse.

Sulle capacità che il Rotary ha di riunire insieme i propri soci, il nostro Presidente Gordon McInally, come a rafforzare quanto detto da Riseley, con l’esempio della polio dice: sappiamo che è possibile riunire tutte le persone per operare verso un obiettivo comune. I soci del Rotary lo fanno ogni giorno in ogni parte del mondo. Che la nostra capacità di unirci in uno scopo comune possa essere una scintilla che aiuti a illuminare la strada per uscire da questi giorni bui.

Che questo mondo possa finalmente diventare la casa della pace per ognuno di noi.

Creiamo speranza nel mondo.

 

 


 
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