Amantea, 01 luglio 2009

Miei cari Amici,

è la prima volta che Vi scrivo da Governatore del Distretto 2100 del R.I. e sono veramente emozionato ed avverto tutta la responsabilità del prestigioso ed importante incarico a cui mi avete chiamato. Permettetemi d’iniziare questo mio colloquio con un affettuoso saluto a tutti Voi, Amiche ed Amici rotariani, unitamente alle Vostre famiglie, e consentitemi un  ringraziamento ai Dirigenti e Soci dei Club, che con impegno ed entusiasmo hanno partecipato ai vari momenti di formazione, che hanno preceduto l’inizio di questo anno rotariano. Un grazie, per la loro importante collaborazione, a tutti i PDG ed ai conponenti della Squadra Distrettuale.

In questo impegnativo periodo di preparazione abbiamo lavorato per conferire ai nostri sogni, attraverso l’elaborazione di ben definiti progetti, la possibilità di vederli realizzati. Realizzazione che può avvenire solo attraverso quella continuità d’azione che rappresenta uno dei segreti del Rotary e ch’è significativamente evidenziata dalla profonda somiglianza dei motti dei Presidenti Internazionali che sintetizzano il loro programma. Somiglianza ovvia e necessaria che deriva dalla validità, ancora oggi, dei principi del Rotary, che restano ancorati alla norma morale che ne costituisce il fondamento: “Servire”. E noi, miei cari Amici, siamo pieni d’entusiasmo, pronti e motivati per continuare a “servire”, rendendoci utili alla società con umiltà d’intenti e sobrietà di comportamenti, perciò “il futuro del Rotary è nelle Vostre mani”. Il futuro del Rotary è, e può essere solo, nelle mani di persone per bene, capaci e decise ad agire nel sociale, ad operare nell’ambito professionale e sul piano familiare per migliorare la qualità della vita di tutti, per dare dignità e trasparenza alla pratica degli affari, per propagare il mutuo rispetto, per perseverare nella costruzione di una società veramente libera, ove sia garantita la convivenza di tutti e la dignità dei singoli. Il nostro distintivo, la ruota dentata, che simboleggia l’agire rotariano, ci ricorda che in piena coerenza con i principi condivisi, dobbiamo essere propulsori di iniziative che abbiano come obiettivo il bene dell’uomo e della comunità. Il Rotary, Amici cari, è una professione di fede nella solidarietà al servizio dell’uomo.

Esplicheremo il nostro servizio secondo le quattro vie d’azione: tenendo ben presente quello che abbiamo scelto come Tema Distrettuale, “L’impegno del Rotary sul Territorio”, che vuole significare che ciascun Club deve radicarsi appunto sul territorio e deve rappresentarlo; impegniamoci, perciò, ad estenderne l’influenza e l’azione. Dobbiamo stare molto più vicini ai nostri giovani rotaractiani ed interactiani coinvolgendoli, sempre più, nei nostri “services” e creando, in tal modo, sinergie d’azione che possano interessare tutte le fasce d’età delle nostre comunità. La nostra è una filosofia pragmatica che al pensiero fa corrispondere sempre i fatti e noi, quest’anno, dobbiamo parlare meno e costruire tanto, operando per innalzare le coscienze, testimoniando, concretamente e senza ipocrisie, gli ideali rotariani. I nostri Club devono costituire avamposti di libertà, di giustizia, di correttezza professionale ed i loro Soci devono essere apprezzati non per quello che hanno, ma per quello che fanno, nutrito e sostanziato di amore per il prossimo. Vi chiedo, poi, un impegno particolare per favorire la realizzazione di importanti progetti Interclub nei tre settori dell’Alfabetizzazione , Acqua, Salute e Fame, che costituiscono i temi prioritari anche di quest’anno rotariano. Ma Vi chiedo, altresì, di continuare a valorizzare l’azione del Rotary per la pace operando per la buona riuscita del Forum “Mediterraneo un mare che unisce”, perchè sappiamo bene che la pace nel mondo dipende dalla convivenza pacifica nel Mediterraneo.

Miei cari Amici, il nuovo Anno di servizio è partito, abbiamo 365 giorni per realizzare i nostri progetti, chiedo la  Vostra collaborazione e mi auguro che riusciremo a svolgere la nostra azione in perfetta sintonia, per come si addice ad una squadra coesa che agisca secondo il nobile insegnamento di Goëthe: “Finché sarà giorno resteremo a testa alta e tutto ciò che potremo fare non lo lasceremo fare dopo di noi”.